Solitamente quando si sente parlare di contratto di affitto si pensa subito al contratto di locazione di un immobile. In realtà, sarebbe troppo riduttivo ricondurre questa tipologia di contratto solamente alla locazione di immobili. Esiste infatti anche il contratto di affitto d’azienda, che può rivelarsi importante per garantire una migliore gestione di una attività commerciale o imprenditoriale.

Contratto d’affitto d’azienda: di cosa si tratta

Il contratto d’affitto d’azienda è un accordo tra il proprietario di un’attività e l’affittuario, con il quale il primo concede in affitto al secondo la propria attività commerciale o imprenditoriale, stabilendo i termini e le condizioni per l’utilizzo dell’attività da parte dell’affittuario. Il contratto d’affitto d’azienda può essere utilizzato per l’affitto di qualsiasi tipo di attività commerciale o imprenditoriale, come ad esempio un bar, un ristorante, un’officina, un laboratorio, un negozio aperto al pubblico, un opificio.

L’obiettivo dell’accordo è quello di definire i diritti e gli obblighi del proprietario e dell’affittuario e normalmente include dettagli come la durata del contratto, l’importo dell’affitto, le modalità di pagamento, le responsabilità dell’affittuario per la manutenzione e la riparazione dell’attività, e le condizioni per la restituzione dell’attività al proprietario alla fine del contratto.

Una delle caratteristiche principali del contratto d’affitto d’azienda è che esso riguarda non solo e non tanto l’immobile che ospita l’attività (il quale può essere, a sua volta, condotto in locazione e anche di proprietà di un terzo), ma anche e soprattutto l’attività stessa, ossia il marchio, la clientela, i fornitori, il know-how, gli strumenti (macchinari, arredi, ecc.) e tutte le altre componenti che formano l’azienda. In sostanza, l’affittuario non sta solo prendendo in affitto un immobile, ma sta acquisendo il diritto di utilizzare l’attività aziendale e il suo patrimonio.

Per questo motivo, il contratto d’affitto d’azienda prevede anche una serie di clausole che tutelano gli interessi del proprietario e dell’affittuario. Ad esempio, può essere prevista una clausola di non concorrenza, che impedisce all’affittuario di aprire un’attività simile in una determinata area geografica per un certo periodo di tempo dopo la scadenza del contratto. Oppure può essere pattuita la risoluzione anticipata dell’affitto d’azienda, al verificarsi di determinati eventi o situazioni.

In particolare, il contratto di affitto d’azienda solitamente deve contenere le seguenti informazioni:

1. Identità delle parti: il nome e l’indirizzo del proprietario dell’azienda e dell’affittuario.
2. Descrizione dell’azienda: una descrizione dettagliata dell’attività svolta dall’azienda, comprese le attrezzature e gli arredi presenti nell’immobile.
3. Durata del contratto: la durata dell’affitto e le modalità di rinnovo o di risoluzione del contratto.
4. Canone di locazione: l’importo del canone di locazione e le modalità di pagamento.
5. Clausole di non concorrenza: eventuali restrizioni per l’affittuario riguardo ad attività simili a quella svolta nell’azienda oggetto del contratto.
6. Clausole di riservatezza: eventuali restrizioni riguardanti la divulgazione di informazioni confidenziali sulle attività dell’azienda oggetto del contratto.
7. Clausole di responsabilità: la responsabilità dell’affittuario riguardo a eventuali danni causati all’immobile o alle attrezzature presenti.
In generale, il contratto d’affitto d’azienda è un accordo complesso, che certamente va stipulato per iscritto. Per questo motivo, per garantirne la validità legale e la protezione degli interessati, è consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, come un avvocato, per la sua redazione.

Il ruolo dell’avvocato

L’avvocato può aiutare il proprietario e l’affittuario a definire i termini e le condizioni dell’affitto in modo preciso e dettagliato, allo scopo di evitare eventuali interpretazioni ambigue o conflittuali.
Sempre l’avvocato è in grado di verificare la validità delle clausole incluse nel contratto e di assicurarsi che esse rispettino le normative in materia. In caso contrario, il legale potrà rappresentare il proprietario o l’affittuario in un’eventuale azione legale, garantendo la protezione dei loro interessi e la ricerca di un risarcimento per eventuali danni subiti.

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