L’obbligo di adempimento delle obbligazioni contrattuali rappresenta uno dei principi fondamentali del diritto: tant’è vero che l’art. 1372 del codice civile stabilisce che “Il contratto ha forza di legge tra le parti.” Tuttavia, non sempre, e soprattutto per motivi economici, le aziende riescono ad onorare i propri debiti con i fornitori. In questi casi, l’avvocato gioca un ruolo fondamentale per tutelare i diritti del fornitore e recuperare il credito in modo efficace.

Cosa succede se l’azienda non paga il fornitore?

L’azienda che non paga il fornitore può essere soggetta ad una serie di sanzioni e provvedimenti regolati dal nostro ordinamento giuridico. In particolare, il fornitore ha il diritto di richiedere il pagamento del credito mediante l’avvio di una procedura giudiziaria nei confronti del debitore.
Il primo passo da compiere sarà solitamente quello di inviare una diffida di pagamento e di messa in mora all’azienda debitrice. Questo atto formale richiede all’azienda di pagare il debito entro un termine specifico. Se il termine di pagamento indicato nella diffida non viene rispettato, il fornitore può senz’altro avviare una procedura giudiziaria.

La procedura giudiziaria per il recupero del credito può essere attivata tramite il ricorso a un avvocato, il quale provvederà a presentare al tribunale competente una richiesta di pagamento. In particolare, il fornitore può agire in giudizio mediante il ricorso al rito monitorio o al rito ordinario.
Il rito monitorio è un procedimento giudiziario semplificato che consente di ottenere il pagamento del credito in modo più veloce rispetto al rito ordinario. In questo caso, l’avvocato del fornitore deve presentare al tribunale una richiesta di pagamento accompagnata da tutti i documenti necessari per dimostrare l’esistenza del credito. Se il giudice ritiene che il credito sia fondato, emetterà un decreto ingiuntivo che ordina all’azienda di pagare entro un termine specifico. Solo qualora non disponga di documentazione sufficiente, il fornitore dovrà avviare una procedura giudiziaria ordinaria.
Il rito ordinario prevede invece fasi processuali più complesse, con una vera e propria istruttoria. In questo caso, l’avvocato del fornitore dovrà predisporre un atto di citazione (o, in alcuni casi, un ricorso) da notificare all’azienda debitrice e provvedere a dimostrare in giudizio l’esistenza del credito. Se il giudice riterrà che il credito sia fondato, emetterà una sentenza che ordinerà all’azienda debitrice di pagare immediatamente.

Qual è il ruolo dell’avvocato?

L’avvocato gioca un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti del fornitore e nel recupero del credito. Il legale dovrà provvedere a:

  • Valutare la fattibilità della richiesta di pagamento e la validità dei documenti presentati dal fornitore;
  • Individuare il giudice competente per la presentazione della richiesta di pagamento;
  • Redigere la richiesta di pagamento e presentare tutti i documenti necessari per la dimostrazione del credito;
  • Accompagnare il cliente in tutte le fasi del procedimento giudiziario, garantendo una corretta rappresentanza davanti al Tribunale o al Giudice di Pace;
  • Negoziare eventuali accordi transattivi con l’azienda debitrice, per il recupero del credito.

In tutti i casi, il consiglio principale è di non attendere troppo tempo, prima di incaricare l’avvocato. Infatti, più il credito è recente, più aumentano le possibilità di recuperarlo fruttuosamente.

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