La ristrutturazione del debito è un procedimento legale che viene messo in atto quando un individuo o un’azienda si trova in difficoltà finanziarie e non è in grado di pagare i propri debiti. Il procedimento consente al debitore di negoziare nuovi accordi di pagamento con i propri creditori, in modo da poter evitare l’espropriazione o il fallimento o conseguenze addirittura peggiori.

Il processo di ristrutturazione del debito può assumere diverse forme. Ad esempio, il debitore può negoziare con i propri creditori per ridurre l’importo del debito o per estendere il termine del pagamento. In alcuni casi, i creditori possono anche essere disposti o essere indotti ad accettare un importo inferiore al valore nominale del debito, in cambio della garanzia di essere pagati in modo tempestivo.

Per avviare la procedura di ristrutturazione del debito, il debitore deve prima stabilire un accordo con i propri creditori per negoziare i nuovi termini di pagamento. Il piano di ristrutturazione del debito deve essere ben definito e il debitore deve avere una strategia efficace per negoziare con i propri creditori. Inoltre, il debitore deve essere in grado di dimostrare di avere la capacità di rispettare i nuovi accordi di pagamento.
Durante il processo di ristrutturazione del debito, è importante collaborare strettamente con i propri creditori per garantire il successo dell’operazione. Gli accordi di pagamento devono essere realistici e adeguati alle esigenze del debitore, senza tuttavia arrecare danno ai propri creditori.
Se il processo di ristrutturazione del debito fallisce, il debitore può essere costretto a dichiarare insolvenza: che è un’opzione estrema e deve essere evitata, se possibile, poiché può avere conseguenze negative sulla vita del debitore per molti anni, soprattutto perché comporta la liquidazione giudiziale di tutti i propri beni.

La ristrutturazione del debito è un’opzione utile per i debitori in difficoltà finanziarie che desiderano evitare l’insolvenza. Tuttavia, per farlo è bene farsi assistere da un avvocato, in grado di fornire al debitore la consulenza legale necessaria per negoziare con i propri creditori e garantire il successo dell’operazione.

Il ruolo dell’avvocato nella ristrutturazione del debito

In primo luogo, l’avvocato aiuta il debitore a valutare la propria situazione finanziaria e a definire una strategia di negoziazione con i propri creditori. In modo particolare:

  • Assiste il debitore nella preparazione di un piano di ristrutturazione del debito che sia realistico e adeguato alle esigenze del cliente.
  • Rappresenta il debitore nelle trattative con i propri creditori. L’avvocato è in grado di negoziare in modo efficace con i creditori, grazie alla sua conoscenza delle leggi e delle normative in materia di ristrutturazione del debito.
  • Può anche lavorare con il creditore per raggiungere un accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti.
  • Fornisce assistenza legale nel caso in cui il processo di ristrutturazione del debito debba essere portato in tribunale. In alcuni casi, il debitore e i suoi creditori non riescono a raggiungere un accordo sulle condizioni di pagamento del debito. In questi casi, il debitore può dover presentare una richiesta di protezione dal fallimento. L’avvocato può fornire assistenza legale durante questo processo e garantire che il debitore abbia i migliori risultati possibili.

In conclusione, il legale di riferimento può assistere il debitore nella valutazione della propria situazione finanziaria, nella definizione di una strategia di negoziazione, nella rappresentanza del debitore nelle trattative con i creditori e nella fornitura di assistenza legale in caso di processo giudiziario.

Come avviene la ristrutturazione del debito

Per far sì che la ristrutturazione del debito sia veramente utile, è necessario che venga effettuata una valutazione accurata della situazione finanziaria e che venga identificato il metodo di ristrutturazione più adatto. Questa pratica può infatti avvenire in diversi modi. Di seguito sono elencati i principali:

  1. Rinegoziazione dei termini di pagamento del debito: questa opzione prevede la negoziazione con il creditore dei termini di pagamento del debito, come la riduzione del tasso di interesse, l’estensione del periodo di rimborso o la riduzione dell’importo del debito.
  2. Consolidamento del debito: questa opzione prevede la combinazione di più debiti in un’unica rata mensile. Il debitore può avviare questa procedura attraverso una società specializzata in consolidamento del debito, che gestirà i debiti per conto del debitore e fornirà un piano di pagamento unico.
  3. Pianificazione dei pagamenti: questa opzione prevede l’accordo con il creditore per un piano di pagamento strutturato che prevede pagamenti regolari a scadenze prestabilite. Il piano può prevedere anche la sospensione temporanea dei pagamenti o la riduzione dell’importo del debito.
  4. Protezione dal fallimento: questa opzione prevede la richiesta di protezione dal fallimento presso un tribunale competente, che sospende temporaneamente i crediti dei creditori e consente al debitore di pianificare un piano di ristrutturazione del debito. Durante la procedura, il debitore deve presentare un piano di pagamento per i propri creditori e il tribunale dovrà approvarlo.

Le leggi che regolano la ristrutturazione del debito

In Italia, la ristrutturazione del debito è regolata da diverse leggi e normative, tra cui:
Legge Fallimentare: la legge fallimentare italiana disciplina il fallimento e la liquidazione dei beni del debitore. La legge prevede la possibilità di presentare una richiesta di protezione dal fallimento per avviare una procedura di ristrutturazione del debito.
Codice Civile: il codice civile italiano disciplina le norme generali in materia di obbligazioni, contratti e diritti dei creditori. Il codice stabilisce le condizioni per la validità dei contratti di ristrutturazione del debito e le norme relative alla cessione dei crediti.
Legge 3/2012: la legge 3/2012, nota anche come legge sul sovraindebitamento o, per le cronache giornalistiche, “salva suicidi”, ha introdotto la possibilità di negoziare la ristrutturazione del debito con le banche e gli altri creditori in modo più semplice e veloce. La legge prevede la possibilità di stipulare un accordo di ristrutturazione dei debiti con la maggioranza dei creditori.
Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza: il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è stato introdotto nel 2019 e disciplina la gestione della crisi d’impresa e la ristrutturazione del debito delle imprese. Il codice stabilisce le condizioni per l’ammissione alle procedure di composizione negoziata della crisi d’impresa, o di concordato, le quali prevedono la ristrutturazione del debito dell’impresa.

Inoltre è possibile fare riferimento alle norme e alle linee guida fornite dalla Banca d’Italia e dalla Consob, che regolamentano la gestione del credito e della ristrutturazione del debito da parte delle banche e degli intermediari finanziari.

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